Fuori Dal Cratere (proiezione + concerto)

SABATO  3   FEBBRAIO – Circolo Arci Mezcal –    SAVIGLIANO(CN)

https://www.facebook.com/events/1961833237389613/

<<<Eccoci qua, da oggi questa è la pagina ufficiale di Fuori dal Cratere (road to Amatrice).
Per chi non lo sa questo evento benefit si è svolto sabato 8 luglio 2017 sul territorio di Amatrice (RI), area sconvolta e devastata dal terremoto dell’agosto 2016 e tutt’ora provata da continue scosse che sembrerebbe non abbiano fine.
Nato da un’idea comune di portare qualche sorriso, un po’ di musica e solidarietà alle popolazioni del territorio, FDC è stato l’unico evento musicale che ha coinvolto 12 artisti/band della scena torinese, di Roma e di Pescara.
Nei cinque mesi e mezzo che lo hanno preceduto, nella città di Torino sono stati organizzati eventi musicali live, musico teatrali, partecipazioni ad altri eventi come ospiti per presentarne il progetto e conseguente raccolta fondi da portare alle persone di Amatrice. In questo periodo di tempo sono stati raccolti circa 1.600 euro dalla vendita di magliette, gadget e offerte varie dalle persone partecipanti ai vari eventi e non è mai stato fatto pagare un biglietto d’ingresso ai vari concerti.
Ma come ben potete immaginare la nota stonata è sempre dietro l’angolo ad aspettarti e sferrare la mazzata che ti spezza le ossa…
Di tutto questo ne parleremo a voce ai prossimi eventi che sono nei programmi di Road to Amatrice perchè il galeone dei pirati ha intenzione di ripartire e di dare una lavata di faccia all’onta subita ma sopra tutto di poter mantenere le promesse fatte alle persone di Amatrice e del territorio
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Fuori Dal Cratere DVD

Venerdi 7 luglio 2017. A Torino,a El Paso occupato,suonano gli M.D.C. A fine concerto,nottetempo, parte un pullman di fronte al Lingotto. Direzione Amatrice. I reduci del devasto hardcore punk scatenato dai dead cops si muovono verso la zona devastata seriamente dal terremoto per esprimere la loro solidarietà, suonando in un festival organizzato dal basso.(A lato trovate la locandina dell’ evento).

Ecco da dove nasce ‘FUORI DAL CRATERE‘, Dvd del regista Andrea Spinelli ( Torino Hardcore, Matti a Cottimo), durata 26 minuti, appena uscito.

( https://www.facebook.com/FUORI-DAL-Cratere-212571712646008/  )

E’ il racconto-testimonianza di questa iniziativa solidale, che continua.

Difatti a brevissimo, SABATO 3 FEBBRAIO 2018 ci sarà la presentazione/proiezione del DVD

qui al Circolo Arci Mezcal di Savigliano(CN), seguita da un Concerto punk-Hc:

Rankore ,punk da Torino

C.i.m. ,punk da Clavesana (CN)

FlicDansLaTete ,hc old school da Avigliana(TO) .

( evento Facebook: https://www.facebook.com/events/1961833237389613/?active_tab=about )

Evento Benefit cui non mancare; presto nuovi dettagli !!!  Cominciate a spargere la voce!

Fuori Dal Cratere

Questo documentario sta per vedere la luce! Visto che siamo amici con il regista torinese in questione( di cui abbiamo già supportato ‘TorinoHardcore’ e ‘Matti a Cottimo’, ricordate?) , e dato che è una costola del progetto benefit x AMATRICE, abbiamo in programma di fare la presentazione (nonchè proiezione!) dello stesso il 3 FEBBRAIO 2018, qui a Cuneo( Savigliano),con alcuni della Crew. Presto nuovi aggiornamenti. Beccatevi il trailer per ora:

*FRAMMENTI DI VITA* : Mini-Intervista a JOSH

dead elephant

Questa rubrica è rimasta sospesa per un pò, ma siamo lieti di riproporre ‘Frammenti Di Vita’, una mini-intervista ai protagonisti della musica underground nata e sviluppata in cantina,di gruppi spesso troppo sottovalutati( anche se non è questo il caso dei Dead Elephant…)

Eccoci con JOSH, pezzo da 90 di batterista trapiantato a Cuneo, che ha suonato e militato in diverse bande della scena locale, tuttora attivo con i BOSLOV, che partecipano con ‘Bipolar’ (terzo pezzo ) alla Tadca Compila (‘<Tadca Records Musical Circus>’), ma che han cambiato nome, e con questa mini-intervista si evindenzierà il perchè ,il percome e il perilquale.

Ciao Josh, ecco le domande millepiedi:

>TADCA: Presentati ,nome vero,nome d’arte(?),provenienza e ‘ruolo nella società’ . Cosa ti ha spinto(e da quanto) a buttarti su di uno strumento così matematico e grintoso come la batteria? (tra l’altro ho notato che picchi duro! in quanti e quali gruppi hai picchiato duro?)

>JOSH: Ciao Alan,

Prima di tutto volevo ringraziarti per avermi preso in considerazione in questo genere di intervista. Anticipo che nello scrivere non sono molto empatico, ma cercherò comunque di tirar fuori ciò che intendo dire nel modo più naturale e spontaneo.

In primis il mio nome è Giorgio ma oramai da diversi anni, mi si chiama Josh (soprannome coniato da Enrico dei Dead Elephant), le mie origini sono legate ad un piccolo paese della provincia di Lecco, sul lago di Como, ma per vicissitudini nelle quali mi sono ritrovato, ho vissuto in diverse parti d’Italia, sino a trovarmi a Torino (dove spero di rimanerci abbastanza a lungo).
Sin da piccolo ho evidenziato un approccio alla vita abbastanza nevrotico ed agitato, sicchè, dato che mio papà si era stancato di portarmi ogni giorno a farmi scagliare per ore ed ore sassi nel lago, un giorno mi ha acquistato una batteria un pò come anestetico a questo mio approccio. E da li tra un tira e molla è nato tutto. Come per ogni inizio, ho passato quasi tutta la mia adolescenza, quindi gli anni delle scuole medie/superiori, a suonare con diverse band, sino a quando per un motivo o per un altro ho deciso di abbandonare.
Il ritorno di fiamma c’è stato non appena (nel 2010) mi sono trasferito a Torino. Quasi casualmente ho ripreso a suonare, senza neanche crederci troppo, ma dopo aver sperimentato un pò di situazioni musicali, sono stato contattato su una sorta di social network musicale da Enrico (Elephant Man/Dead Elephant/The Turin Horse) per formare un duo chitarra baritona/batteria ed in seguito per entrare a far parte appunto nei Dead Elephant. Dopo uno scambio di e-mail abbastanza denso, e dopo aver ascoltato attentamente il suo percorso, mi sono proiettato in un contesto musicale che prima di allora mi era totalmente oscuro, contesto che mi ha permesso, di conoscere un modo diverso di approcciarmi alla batteria, sicuramente più personale. Un pò come fosse lo scalpello per un falegname, ovvero un mezzo per dire qualcosa di mio, in un modo viscerale ed incompromissorio. Io non mi sono mai considerato un musicista, nè tanto meno un artista. La ‘pacca’ che tu hai notato, deriva esclusivamente da questo mio approccio, legato molto di più allo sfogare questa mia attitudine nevrotica ed agitata, piuttosto che al dedicarmi nello sviluppare tecniche ‘astrofisiche’ che non mi sono mai appartenute (nè sarei in grado di sviluppare).
Ad ogni modo, questo contesto, mi ha permesso di entrare in contatto con la musica della Granda. Un’altra provincia sopita e a volte ‘velenosa’, dove però, a dispetto di realtà più grandi e dispersive, vi è una densità diversa, come fosse un’esigenza portare avanti un discorso del genere e non una posa autoreferenziata che è tipica di grandi città come Milano, Roma, o in termini minori anche Torino.

TADCA : Prospettive e ambizioni del progetto che portate avanti ora; perchè suonate quella musica( le etichette ti piacciono?), quali ispirazioni, quale futuro di tale scena ( di nicchia?di massa?di tutti/nessuno?)

JOSH : Conclusosi il rapporto musicale con Enrico e dopo un’esperienza con una band torinese con la quale ho suonato per circa un anno passando anche per l’ Olanda, ho sentito la necessità di recuperare quella parte dalla quale mi ero momentaneamente staccato.Stanco di varie situazioni, ho filtrato, su quel social network che vi ho accennato prima, per la provincia di Cuneo, in cerca appunto di una banda ‘diversa’. Così ho incontrato Bia ed Alex, all’epoca Dallashtalla poi con il mio ingresso divenuti Boslov, avevo la necessità di far parte anche io nel coniare il nome (prima d’ora non mi era mai successo). In seguito a percorsi ed attitudini differenti, Alex ha lasciato e poco dopo è subentrato Ciccio, e per lo stesso mio motivo, si è cambiato ulteriormente il nome in Qudreta (non è un mobiletto dell IKEA). Il nome tradotto significa resilienza, ovvero la capacità di un individuo, o di un gruppo di individui, di adattarsi a diverse situazioni, anche impreviste, che ci si trova a fronteggiare, e, senza dilungarmi troppo, per un motivo o per un altro, grazie ad esperienze differenti, è un concetto che riguarda tutti noi tre. Niente circa qualcosa di politico o religioso, per me sono due concetti che, in ambito musicale bisognerebbe abolire. Non si tratta di anarchia, ma di libertà di essere, senza avere alcun tipo di bandiera, con la sola esigenza di rimanere il più possibile coerenti con se stessi. (N.d.r: Segnatevelo questo nome , QUDRETA, lo risentirete presto, anche perchè al basso/cori c’è Cic cio degli Occhi Pesti !)
Mi viene difficile rispondere alle domande circa le ambizioni, ispirazioni e al tipo di ‘scena’ che si intende rappresentare o portare avanti. Non è ciò che più mi preme. La cosa più importante ora, è che siamo tutti e tre sul pezzo, e abbiamo tutti voglia di divertirci e di fare le cose in modo serio e genuino, ed ovviamente, senza alcun tipo di compromesso.

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TADCA : Prova a fare una lista di 5 bands e di 5 dischi fondamentali per la tua formazione dapprima musicale ma anche e soprattutto individuale, cioè personale, e se riesci a non fare torti a nessuno, prova ad ‘eleggere’ il migliore gruppo della scena cuneese contemporanea, per potenzialità o per esperienza già acquisita. Aggiungi un saluto o ringraziamento a chi vuoi tu, e la mini-intervista a domande millefoglie termina qui. (p.s. conoscevi già la Tadca records o altre realtà non mainstream locali?).

JOSH :Qui parlo di band relative ai loro album, quindi immagino che la domanda relativa alle 5 band ed ai 5 dischi possa fondersi in una sola. Se devo selezionare solo 5 dischi di sicuro sono presenti i Tool con Lateralus un disco totale che al tempo mi aveva impressionato non poco, Kollapse dei Breach, Songs for the deaf dei Queens of the stone age, Lowest shared descent dei Dead Elephant che praticamente mi ha introdotto ad un modo di vedere la musica totalmente a me estraneo sino a quel momento, e Relationship of command degli At the drive-in. Ma ce ne sarebbero molti altri che hanno avuto uguale influenza sulla mia vita ed evoluzione.
Per quanto riguarda i gruppi della provincia di Cuneo ad ora attivi mi piacciono molto La Macabra Moka, come anche La Teiera di Russel che ho visto settimana scorsa live qui a Torino, i The glad husbands, Lamalora. Ma in generale, tutto ciò che esce da questo calderone ha una densità a sè che ha qualcosa di potente, come spero saranno, a loro modo, i Qudreta.
Inoltre conoscere TADCA è stato parallelo all’entrare a far parte di questa scena cuneese, non la conoscevo, ma l’esperienza di registrazione nella saletta Pesta mi ha fatto conoscere persone strafighe che dimostrano visibilmente la passione, la dedizione e l’appartenenza a questo contesto così forte e prezioso di questo angolo remoto d’Italia.

Grazie ancora e ci si vede presto,

Josh

T: Ciao e stragrazie per il tempo dedicatoci!

per la tAdcA ,

Alan

 

Debut [slide]shows

_DSC0080_web_firmaUn’immagine val più di mille parole, come si suol dire.Ma secondo me non è sempre vero.
Ed allora, nel dubbio, io su questo sito scrivo (fin dalla prima ora) e, da oggi, “firmo” anche alcune gallerie fotografiche. Dopo le bellissime foto di Marco Roasio (e presto altre ne arriveranno, foto nuove, ma di eventi passati), ho il piacere di presentarvi quanto di meglio sono riuscito a fare per trasmettere con qualche migliaio di pixel l’atmosfera di 2 concerti di 2 delle migliori band che in Italia possiamo vantare: gli APE UNIT  e gli ARTURO.
Sono immagini della SERATA TADCA del primo agosto 2012 al Nuvolari, nel corso della quale si sono esibiti, oltre alle grind-scimmie, anche i QUARANTENA e gli HAVOC (le foto di questi 2 gruppi ‘are coming soon’), e della serata GRUPPI TADCA gentilmente (nel vero senso della parola, lo staff del Ratatoj è stato supersimpatico e disponibile con tutti noi!) ospitata dal RATATOJ, serata animata (nel vero senso, chiedete alle ragazze della piola vicino al Ratatoj!) da QUARANTENA e, come già detto, ARTURO.

Fatevi un giro nella GALLERIA FOTOGRAFICA!

Frammenti di vita: mini-scatto sulla scena hc cuneese del 2000, nel contesto di un’amicizia tra giovani scalmanati// i MYOWNTRAUMA (r.i.p.), brutal-core da Cuneo città//

Una nuova rubrica sul blog Tadca. Questo potrebbe essere ‘FrammentiDiVita’, titolo che rubo dal cd dei CrippleBastards nel quale i grinders in questione coverizzano dei gran bei pezzi hardcore old school (sì, adesso basta con sti inglesismi!).

Di seguito vi proponiamo uno scritto che il nostro ‘Ci’, nuovo bassista degli OcchiPesti, ha fatto per fotografare la scena che lui e i suoi amici hanno ‘tirato su’, formando gruppi promettenti ma poi sciolti, organizzando concerti e condividendo sbronze, problemi e malesseri, e soprattutto tanta voglia di non soccombere al ‘quotidiano’ e al provincialismo della nostra canzonata Cuneo. E’ questa vitalità che fa da collante tra di loro, e nel contempo l’amicizia viene da sè, ossia nasce spontaneamente , senza premeditazione. Certo: lo skate, la musica, le serate…..Ma senza l’amicizia sono robe asciutte, aride e incosistenti. Sono sempre piu’ dell’idea che soprattutto nelle bands (avevo detto basta fottuto inglese!) essa sia fondamentale per essere credibili di fronte ad un severissimo pubblico in cerca di emozioni e veridicità, non di gruppi nati a tavolino per chissà quale sporca intenzione. E’ una fortuna che ci siano stati loro, e come loro altri in futuro, che  magari inizieranno un percorso simile ,facendo tesoro di questo piccolo contributo sull’amicizia e sulla non scontata ‘voglia di aggregarsi’, spezzando le catene dello showbusiness e del lucro.

A te Ciccio, grazie per lo sbattimento!

(…segue articolo di Ci, ex-myowntrauma, ora occhi pesti)

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