TITOR : minintervista per Tadca Rec.

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Inizio Dicembre 2013

Qui sotto l’intervista agli spassosi Titor torinesi , roba alla TantoDiCappello :

tadca> ciao Sabino, innanzitutto complimenti per questo cd che ho tra le
mani in questo istante, ‘Rock is Back’, personalmente ho consumato il
lettore cd, a furia di riascoltarlo,ed è uno di quei dischi
‘sempreverde’,perchè ho l’impressione che non mi stuferà mai. Mi piace
molto il suono, pensi che il mastering finlandese abbia dato questo
valore fonico aggiunto? Parlami brevemente di questa produzionedi cui
sarete soddisfatti in pieno, suppongo…parti dal titolo stesso,che è
significativo, e magari delle tematiche dei testi, così tanto
autobiografici.

Titor> Ciao Alan e ciao TantoDiCappello. Grazie innanzitutto a te/voi per l’attenzione nei nostri confronti e per la tanta passione ed energia che mettete nelle cose che organizzate e che producete sui vari fronti e per lo “spirito hardcore” con cui vi proponete e che, per quanto poco ci conosciamo, abbiamo da subito apprezzato.
Mi fa piacere vi siano piaciuto il sound e la produzione di Rock Is Back. Fin dal titolo del disco il significato voleva proprio essere di proporre un sound “rock italiano”, senza pregiudizi su questa definizione per quanto possa fare venire in mente Liga o Vasco (!), con il nostro “dna hardcore” di sfondo al tutto, dalla composizione delle musiche ai testi. A livello tecnico e artistico è stato co-prodotto tra noi Titor e Davide Pavanello (attuale cantante dei Linea77 ma storico bassista degli stessi) da sempre amante delle cose che facevamo negli anni ’90 tra Belli Cosi, Distruzione ecc. Anche la produzione esecutiva è stata curata dalla giovane etichetta INRI, di Dade, Paolo (Linea77) e Pietro (Metatron) e con i quali abbiamo condiviso alcuni percorsi proprio in quegli anni. Gianni Condina (eccellente ingegnere del suono torinese) è stato il supervisore del tutto. Dopo aver quindi inviato il master ad alcuni scandinavi…il finlandese si è rivelato il più adatto al mastering finale essendo inoltre il suo un background e curriculum legato al suono del rock’n’roll/metal scandinavo e al blackmetal, per questo ci piaceva assai!
Sui testi, che dire? Essi sono la summa di tante nostre riflessioni come band rispetto a tematiche sociali,culturali ed esistenziali filtrate a nostro livello estremamente personale di lettura di questa fetta di occidente e di un periodo storico che vede nei nostri anni 2000 la conseguenza di un secolo contraddittorio ma formidabile per la messa in discussione dell’uomo moderno che ha fatto, parallelamente al cosidetto progresso, una serie di interessanti passi di autocompaciuto regresso.
Ciò che “abbiamo osservato” è “quello che siamo” (autocitandoci!). Possiamo quindi giudicare tutto perchè Titor (che in realtà, possiamo dirlo, è ogni essere vivente) ha viaggiato nel tempo e può osservare molte cose con tutto il senso di relativismo che può permettersi: bisogna studiare il futuro per prevedere il passato!

tadca> Negli anni 90 sei stato protagonista della scena hc-punk-extreme rock’nroll( tanto per fare indigestione di stupide etichette) insieme ai BELLICOSI.Quando vi siete riuniti per il live al Csa Murazzi avete fatto un pienone incredibile,davvero entusiasmante. Quali impressioni in merito alle tante reunion cui stiamo assistendo?(n.b.INDIGESTI qui da noi a El Paso sabato 1 febbraio 2014,non mancate!) Si sa che in Italia non si campa con la musica, quindi più che batter cassa i gruppi storici vecchia-scuola anni 80 e anche 90 paiono (ri)dare una lezione alle nuove leve ,che al contrario a maggioranza sembran poco convincenti… Insomma, credi come me che sia difficile trovare nuove alchimie senza cascare nel “gia’sentito”? Perchè suonare sempre gli stessi accordi? Che pensi delle avanguardie elettrotecnologiche tese a seppellire il passato a suon di click?

titor> Interessante domanda! Ehi”l’etichetta” con cui hai riassunto il sound e l’attitudine dei BelliCosi è, devo dire, azzeccata finalmente. La farò mia per altre interviste!
La reunion del 2008 ai Murazzi, a 6 anni circa dallo scioglimento, concordo sia stata formidabile. Il “culto” (altra etichetta, ma giusto per capirci!) che si è creato a posteriori, come spesso succede, è stato esponenzialmente superiore a quello degli anni in cui suonavamo, dunque, sono sincero, non ce lo aspettavamo così totale ed entusiasmente. Eravamo in una fase interessante dell’adolescenza quanto suonavamo
quella musica, tra i nostri 15 e 25 anni circa, ma avevamo caricato di tanti significati e tematiche tutto il nostro percorso musicale e di vita che, a distanza di anni, nel 2008, un’altra fitta schiera di giovanissimi, ha condiviso tutto ciò sentendolo proprio, in maniera reale e sincera. Siamo stati “belli cosi” a cavallo di due generazioni, questo ci inorgoglisce, senza falsa modestia!
Non ho voluto seguire in maniera troppo attenta, consapevolmente, il boom delle reunion dei vecchi gruppi punk italiani, avvenuta tra il 2012-2013 (laddove anche io sono presente nel documentario TOHC del 2011-2012, che fra le varie cose ha dato anche questa spinta in questo senso..) per evitare principalmente a livello mio personale ed affettivo, di riesumare eccessivamente un determinato periodo storico (premetto che negli anni ’80 ero un bambino e he la mia esperienza nella scena hardcore è invece degli anni ’90: nel 1993 in primo live ad Elpaso e vidi in quell’anno per la prima volta dal vivo i Nerorgasmo, Mgz, Disciplinatha, Panico, Fluxus…) laddove seguivo invece i Church of Violence già da diversi anni, da ragazzino.
Tornando al tema, il rischio dell’autoreferenzialità e della “nostalgia canaglia” è sempre dietro l’angolo in alcuni “sistemi culturali” laddove penso invece che molti aspetti della cultura hardcore e diy siano invece passati anche negli 2000, prendendo, per forza di cose, altra “forma” ed altre espressioni, altri suoni e altri tipi di “sottoculture”. Il problema sta sempre nel saperli scorgere e valorizzare, sopratutto da parte di chi ha maggior maturità ed esperienza in merito.
Dunque assisto, ad oggi, a molte espressioni di hardcore ma che non suonano probabilmente musica hardcore, in termini quindi di nuove ed inedite “alchimie” e mi sto riferendo a molte bands torinesi e anche italiane.
Certamente, è un pò “idealistico” ad oggi poter parlare di “scena” (termine che però sta fastidiosamente tornando secondo me in maniera impropria e autocelebrativa nella città di Torino) laddove i connotati secondo me devono essere sicuramente musicali, ma anche reali, culturali, di appartenenza e di condivisione allargata a molti.
Non escludo, comunque, di riproporre in futuro dei “classici” dei Belli Cosi, suonati però attraverso delle forme inedite, ci sto pensando su da un pò…vedremo!

titor 2
tadca> So che avete suonato qui a cuneo a settembre, dopo un rinvio per
maltempo estivo (peccato ,perchè al primo giro avreste suonato con uno
dei gruppi vicini alla nostra realtà di etichettina locale, i
TheGladHusband , che consiglio vivamente a tutti gli appassionati di
post-hardcore stile Jawbox o Quicksand,ma ricco di dissonanze
melodiche). Cosa pensi della scena musicale indipendente locale
soprattutto torinese? Che gruppi consiglieresti a chi è a digiuno di
novità contemporanee? Siete sempre voi il nuovo rock italico?

titor> Partendo dalla fine: certamente, Titor è il Nuovo Grande Rock Italiano!
Il live al Nuvolari è stato poi rimandato a Settembre e abbiamo avuto la fortuna di suonare con i ritornati e monumentali Cani Sciorrì. Il concerto, devo dire, è andato molto bene. Purtroppo non abbiamo quindi avuto la possibilità di suonare con i TheGladHusband che però fin dalle prove dei suoni (del concerto annullato poi per pioggia) abbiamo apprezzato molto, riscontrando in loro inoltre un ulteriore interessante tassello nel percorso della musica del cuneese, interessanti inoltre per le varie confluenze dei loro musicisti anche in bands dalle sonorità molto diverse, dimostrandone un’apertura mentale non indifferente.
Come “scena” appunto, vedi risposta di cui sopra, mentre come gruppi consigliati, direi, nei generi più disparati, i Black Wings of Destiny, i Cibo, gli Aleph-Zero, i Be The Wolf, i Ronny Taylor, Paolo Spaccamonti, i Derelitti, i Malemute Kid, i Concrete Block, I Macabra Moka, gli Spareparts, Franz Goria, la Piramide di Sangue…
tadca>  Riguardo i vostri progetti : cosa bolle in pentola? A quando un nuovo
‘ultimo atto’?
titor> Dunque, siamo in piena fase di scrittura dei brani del prossimo disco. Le sonorità si stanno spingendo maggiormente verso gli anni ’80 e ’90. I testi si sono un tantino “estremizzati” verso nuove prospettive legate al nuovo concept che costruiremo. Credo che avremo pronta una pre-produzione un pò decente verso la primavera 2014. Entro quella data uscirà un nuovo singolo e videoclip tratto da RockIsBack e probabilmente riprenderemo alcuni live in Italia, prima a piccoli passi e poi più intensi quando realizzeremo il prossimo disco, che realisticamente potrebbe essere tra l’estate e l’autunno 2014.
A novembre 2013 è uscito Tutto Da Rifare- Omaggio ai Fluxus (per tornare a quanto c’era di buono negli anni ’90!) in cui 14 bands italiane di oggi eseguono appunto una cover della band. Noi vi siamo con “Logica di Possesso” , bomba hardcore del loro primo disco. Questo tributo sta avento un ottimo riscontro di critica a livello italiano e ciò ci piace molto!
Per rispondere quindi alla tua domanda e come giustamente dici, dunque, ripartiremo ancora dalla “fine”, però, dalla “fine di cosa…” lo sveleremo prossimamente! Sarà sempre comunque un “ultimo atto”!
Grazie ancora Alan, per le belle e costruttive domande della tua intervista. Da parte nostra nei tuoi/vostri confronti: tanto di cappello!

tadca> grazie a te Sabino e a voi Titor , risposte più che complete. Per voi Tadca seguaci una pulce nell’orecchio, direttamente dal mio cane: chissà che ,forse, non li vedremo condividere il palco con gli INDIGESTI, i nostri vibranti TITOR….prima che mai troverete l’aggiornamento su questo sito, che sia una conferma o una smentita. Keep in touch,then .. Ciao a tutti

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